La nostra confederazione è rappresentata al CNEL con 2 rappresentanti, a testimonianza della sua parità rappresentativa e in termini di importanza e dignità con tutte le altre confederazioni sindacali nazionali. Sono attualmente in corso gli accrediti presso tutte le Regioni italiane. 

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Rappresentatività, Confsal è!
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"CONFSAL è un sindacato non ideologico, indipendente, che si
ispira al dettato costituzionale, ai valori della Cultura laica progressista
e agli insegnamenti della Dottrina sociale della Chiesa,
che agisce per:
- affermare la centralità del Lavoro e la dignità della Persona,
per la tutela e il benessere dei lavoratori, per rendere le aziende
comunità di lavoro;
- edificare una società che sia sempre più democratica, libera, sicura,
equa e solidale;
- rendere l’Europa una comunità di popoli. [...]"

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Gazzetta Ufficiale / CNEL
Gazzetta Ufficiale_CNEL DECRETO DEL PRES
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Atto Ufficiale Presidenza del Consiglio / CNEL
ATT UFF. DEL 27.042023 DELLA PRESIDENZA
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Campanello d'allarme dai dati sulla desertificazione bancaria in Toscana

“La tragica vicenda del “Covid-19” – sottolinea Roberto Ferrari, Segretario Regionale UNISIN/CONFSAL della Toscana –  ci ha lasciato diverse eredità e, alcune, certamente non positive. Si è parlato molto di distanziamento e la “distanza” sembra quasi diventata la nostra ancora di salvezza. Come dimostrato inequivocabilmente dai dati della nostra ricerca sulla desertificazione bancaria anche le banche hanno aumentato la distanza con i propri clienti. Ma veramente nella distanza c’è questa magia? Tutte le principali banche stanno chiudendo gran parte delle filiali e, soprattutto nei piccoli centri, questa desertificazione bancaria porta i più grossi disagi: diventa difficile e “distante” trovare anche il semplice sportello bancomat”. “Questo aspetto – prosegue il Segretario Regionale Ferrari –  si cerca di occultarlo nella modernità, nel mantra della “rete”, quando nella realtà a noi “vicina” constatiamo che tutto questo provoca un vero e proprio disagio sociale, soprattutto per gli anziani e le persone più deboli con problemi di mobilità e di alfabetizzazione informatica”.

I dati presentati dalla Banca d’Italia, analizzati da Milena Di Fina, del Coordinamento Donne e Pari Opportunità della Segreteria Regionale UNISIN/CONFSAL della Toscana, e relativi agli ultimi 5 anni, riportano una situazione allarmante, come nel resto del Paese, circa la desertificazione bancaria che avanza.

Sono tanti, troppi i territori lasciati scoperti a seguito di continue chiusure di sportelli e filiali intere. Se i dati preoccupano nelle grandi città o in territori più popolosi, molto di più interessano i cittadini e gli operatori del credito che per raggiungere a vario titolo lo sportello bancomat o il consulente finanziario, devono percorrere decine, centinaia di chilometri. E questo è il nodo cruciale proprio in Toscana, dove le città all’interno della stessa provincia sono difficilmente raggiungibili in poco tempo e in modo agevole.

In 5 anni, dal 2017, la popolazione bancaria è scesa di 3.720 unità, il 16,69%. Il numero poi degli sportelli è drasticamente sceso, si è passati da 2.093 del 31/12/2017 ai 1.572 del 31/12/2022, ben 521 sportelli chiusi, il 24,89%. La situazione è dunque preoccupante se si pensa che il trend è in aumento, ancorché dietro ogni chiusura ci sono diversi aspetti da tenere in conto: dai chilometri per raggiungere la nuova filiale, ai paesi interi da attraversare anche soltanto per un prelievo o per un appuntamento con il consulente finanziario; dai costi sostenuti per l’apertura di quella filiale, ai costi spesi per la relativa chiusura; dai costi in termini di benzina e tempo per spostarsi da un paese all’altro alla ricerca della filiale superstite, ai costi per evitare di dover ad esempio prelevare in altre banche con relative commissioni applicate.

La ragione di tutto questo non deve essere ravvisata nella crisi geo-politica che stiamo attraversando, perché solo a titolo di esempio, in 5 anni i depositi sono aumentati nella sola Toscana del 9,91% passando da 100.409.858 euro del 2020 a 110.361.581 euro del 2022. Volendo ricercare i motivi che spingono gli istituti di credito a chiudere le loro filiali fisiche sul territorio sicuramente c’è lo sviluppo sempre più decisivo dell’home banking e delle piattaforme digitali che stanno cercando di sostituire in toto le realtà fisiche; questa tendenza si è sicuramente accentuata negli ultimi anni a causa della pandemia da Covid-19, ma gli operatori del credito lo sanno bene, i clienti anche, non tutto e non sempre si riesce ad espletare online o a distanza e ad ogni buon conto non devono essere i clienti e le lavoratrici e i lavoratori a subire il costo maggiore di queste manchevolezze.

“L’azienda bancaria – conclude il Segretario Regionale Roberto Ferrari – non sembra più voler coniugare il proprio profitto con lo sviluppo del territorio in cui opera. L’unica “vicinanza” è costituita dalla forte pressione commerciale e, allora, possiamo chiudere con una domanda che l’analisi di UNISIN ci spinge a fare: non è forse giunto il momento di fare un passo indietro, o meglio, in avanti? Non è forse il caso di interrompere questo impoverimento sociale e questo drenaggio di risorse economiche dai territori, che spesso assume i connotati di un vero esproprio, e di riportare valore nelle comunità locali? Sarebbe molto interessante rivolgere queste domande ad una “intelligenza artificiale” e la risposta, forse, non sarebbe “easy”.”

L’appello di UNISIN/CONFSAL sul tema della desertificazione bancaria è sempre più rivolto alle Istituzioni, affinché si occupino e preoccupino di un aspetto non trascurabile della vita economica di famiglie, cittadini e imprese, svolgendo tra l’altro le Banche un ruolo sociale non indifferente.

Il Segretario Generale di UNISIN/CONFSAL Emilio Contrasto, intervenendo a più livelli e in più occasioni, sta portando incessantemente all’attenzione della società, della politica e dei media quanto “rilevante sia il problema della desertificazione bancaria nel nostro Paese per le enormi ripercussioni economiche e sociali, poiché laddove il sistema creditizio non ha un presidio in loco a supporto di famiglie e imprese si assiste ad un impoverimento a tutti i livelli dei territori, ad un decremento della presenza delle imprese e ad un rapido abbandono dei territori da parte dei giovani con la conseguente desertificazione non solo economica ma anche sociale. Non va, inoltre, dimenticato che, come evidenziano i dati drammatici sull’usura, in assenza di intermediari finanziari legittimi possono subentrare e spesso, purtroppo, subentrano soggetti che operano al di fuori della legge. La politica ha la responsabilità di verificare questi processi e porre in atto gli interventi necessari ad arginare questi fenomeni”.

Un circolo vizioso dunque, che deve trovare un epilogo per evitare ulteriori danni alle famiglie e nel tessuto economico-produttivo delle piccole-medie realtà.

Firenze, 27 luglio 2023

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Desertificazione bancaria: le banche in Toscana, anno 2022
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Uscire dalla violenza durante la pandemia

La settimana scorsa ho partecipato con interesse a un convegno tenutosi a Firenze e promosso dalla rete TOSCA, il Coordinamento Toscano dei Centri Antiviolenza, dal titolo “Uscire dalla violenza durante la pandemia: vecchie e nuove criticità. Il lavoro dei CAV del coordinamento Tosca”. Tanti gli interventi di rilievo, sia delle autorità presenti, le Assessore alle pari opportunità della Regione Toscana e della città metropolitana di Firenze, del Presidente Anci Toscana, della Presidente DiRe, responsabili dei centri antiviolenza di Firenze, Massa, Prato e Pisa, della presidente della Commissione Parlamentare Femminicidio, quella dell’Ordine degli assistenti sociali e dei familiari di due vittime di femminicidio. A dispetto di quanto è stato raccontato dalla stampa, in questi anni di pandemia è aumentato il tempo di permanenza delle donne con i loro carnefici, ma non c’è stato un aumento dei casi: non tutto dunque è stato più tragico di quanto non lo fosse il periodo in sé. [...] scarica e leggi il comunicato completo in PDF.

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Uscire dalla violenza durante la pandemia (Unisin - Segreteria Regionale Toscana)
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Fidi Toscana, rottura all’incontro Regione-sindacato

Siamo oggi a manifestare a difesa degli oltre 50 lavoratori della FIDI TOSCANA, società storica che da molti anni opera sul territorio della Regione.

Fidi Toscana è la prima finanziaria regionale Italiana istituita all’inizio degli anni ’70.

Fidi Toscana è una società a controllo pubblico, fatto questo confermato anche recentemente con il piano straordinario di razionalizzazione delle partecipate varato dalla Regione nel 2017.

Il piano industriale della Fidi, consegnato anche alla Banca d‘Italia a fine 2020, prevede la continuità aziendale attraverso l’acquisizione in house da parte della regione. Tale scelta la si deve al fatto che da sempre questa società è caratterizzata da specifiche peculiarità che la rendono quasi unica del settore, ossia:

  • essere un intermediario finanziario vigilato con grande esperienza nel supportare le PMI toscane anche nel ruolo di gestore di strumenti agevolati regionali

Da sempre Fidi Toscana ha avuto un ruolo importante per la collettività. Essere il braccio finanziario dell’ente territoriale grazie al quale l’amministrazione regionale può contare su uno strumento potente di intervento nell’economia del territorio, da coordinare con le altre partecipate della regione.

Lo stesso presidente Giani, durante la campagna elettorale che si è svolta recentemente, ha confermato voler puntare sul ruolo della Fidi Toscana quale strumento finanziario a disposizione dell’ente.

Parole al vento!! purtroppo

Nonostante l’impegno preso e dopo un appalto, assai lucroso (si parla di oltre 200.000 euro), affidato ad una nota società di consulenza, la Regione ha deciso di abbandonare l’ipotesi di portare in house la Fidi e di venderla a privati, senza alcun piano strategico che possa dare prospettive certe a quanti oggi vi lavorano. Si parla di oltre 50 Lavoratrici e Lavoratori!

Questo ripensamento, questo incredibile e inspiegabile ripensamento, assume il sapore di una vera e propria privatizzazione. Questa inversione a U rispetto ai piani iniziali avviene in un momento nel quale l’economia regionale ha più necessità di supporto. Supporto che rischia di venir meno.

Tutto ciò avviene in barba alle potenzialità della Fidi Toscana e a danno, secondo noi, del tessuto economico e produttivo della toscana.

Come OO.SS. non condividiamo tale scelta che, oltre a sconfessare gli impegni presi, è:

  • in controtendenza rispetto a quello che è avvenuto e sta avvenendo in altre importanti regioni del nostro paese
  • e fa venir meno uno strumento della regione grazie al quale negli anni sono state supportate le attività economiche e produttive

Tale scelta finisce per mettere a rischio le Lavoratrici e i Lavoratori coinvolti e rischia di far venir meno le loro professionalità.

NOI NON CI STIAMO!! RITENIAMO CHE QUESTO SIA UN GRANDE ERRORE !

Riteniamo che le professionalità dei lavoratori, soprattutto nei prossimi anni, saranno importanti utili se non addirittura indispensabili per ciò che ci attende. Infatti a breve arriveranno gli ingenti finanziamenti messi a disposizione attraverso il PNRR (piano nazionale di ripresa e resilienza) adottato recentemente dalle autorità europee.

Occorre tutelare il valore e la funzione storica di FIDI Toscana (e quindi dei suoi lavoratori) grazie alla quale, negli ultimi anni, è stato garantito la più grande operazione, che si sia mai visto, di sostegno alla liquidità e agli investimenti a favore delle PMI toscane.

Per dare alcuni numeri e capire di cosa si sta parlando, basti pensare che con le sole misure di emergenza economica finanziaria con prestiti subordinati, sono stati generati (attraverso leva) oltre 1,4 miliardi di finanziamento alle attività produttive locali. Risorse che oggi e nel futuro non possono venir meno.

Per queste ragioni diciamo:

  • NO alla privatizzazione
  • No alla svendita della Fidi con il rischio di un vero e proprio spezzatino della società che non potrà che comportare gravi danni ai lavoratori
  • SI ad una collocazione di Fidi (e dei suoi lavoratori) tra le partecipate della regione a supporto della collettività

La Fidi Toscana è sempre stata e vogliamo che rimanga un fiore all’occhiello della regione e un importante punto di riferimento dell’economia toscana

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Comunicato RSA Fidi Toscana
MANIFESTAZIONE-5.4.2022.pdf
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11 ottobre: Giornata internazionale delle giovani ragazze

La giornata internazionale delle giovani ragazze fu istituita dalle Nazioni Unite l’11 ottobre 2012, grazie agli sforzi della associazione non governativa” Plan International” che si fece parte attiva nel proporla e sostenerla nell’iter dell’approvazione.

Già nel 1995 in occasione della la Quarta Conferenza Mondiale sulle Donne delle Nazioni Unite si adottò una risoluzione per l’emancipazione e il miglioramento delle condizioni delle donne in tutto il mondo. Tale risoluzione prese poi il nome di Dichiarazione di Pechino in cui si riconosceva il ruolo basilare delle giovani donne per poter raggiungere gli obiettivi di uguaglianza sviluppo e pace nell’interesse dell’umanità tutta.

Ma perché istituire una giornata dedicata alle giovani donne quando esiste già la giornata della donna l’otto marzo? Questa esigenza purtroppo scaturisce dalle pratiche inique che tuttora subiscono le donne in giovanissima età in alcune aree del mondo: le

mutilazioni genitali femminili sono ancora diffuse nell’ Africa subsahariana, i matrimoni precoci sono un retaggio ancora più diffuso geograficamente.

Purtroppo il matrimonio precoce viene visto dalle famiglie nelle zone di guerra come un modo mettere al sicuro le ragazze da eventuali violenze. Ma i matrimoni precoci oltre che il portato psicologico traumatico rappresentano anche un rischio reale per la salute fisica delle giovani donne che spesso hanno complicazioni nel parto e si trovano in età preadolescenziale a dover prendersi cura di una prole spesso numerosa in situazione di povertà endemica. Per questo ha importanza ricordare che nel mondo dobbiamo lavorare ancora  sotto il profilo dei diritti umani fondamentali che alle bambine e alle donne vengono negati: diritto allo studio, diritto alla salute, diritto alla libertà (https://www.regione.toscana.it/-/carta-dei-diritti-della-bambina).

Save the Children ha effettuato un’indagine dalla quale è emerso che il Niger è il Paese con la più bassa qualità di vita per le donne mentre il primo posto invece spetta alla Svezia, l’Italia è solo in decima posizione. I parametri di valutazione della qualità della vita della donna sono appunto matrimonio precoce, numero di figli per madre adolescente, mortalità materna, completamento della scuola secondaria di primo grado e numero di donne in Parlamento. Inoltre dai dati Unicef apprendiamo che quasi 1/4 delle ragazze fra i 15 e i 19 anni al mondo non ha alcuna occupazione, non frequenta alcuna scuola, questa condizione ricorre in un ragazzo su 10 della stessa classe di età.

Sempre l’Unicef certifica che nell’Africa subsahariana il numero dei contagi da hiv tra le ragazze è 3 volte maggiore di quello dei coetanei maschi.

Anche dal punto di vista dell’alfabetizzazione digitale e della possibilità di utilizzare strumenti quali cellulari o laptop vediamo che la giovane popolazione femminile riceve delle restrizioni molto più cogenti dei coetanei maschi.

In questo modo si preclude di accedere all’informazione e anche alla possibilità di auto formarsi.

Ritorna insistentemente la problematica più volte sollevata da UNISIN ogni qualvolta affrontiamo argomenti che riguardano le donne e la violenza di genere: la soluzione é in buona parte rappresentata dalla formazione, dall’educazione al rispetto di tutti gli individui che dovrebbe avvenire possibilmente in età prescolare per poter essere effettivamente introiettata.

 

Simonica Minniti

Coordinamento UNISIN Donne & Pari opportunità


422 licenziamenti alla GKN di Campi Bisenzio

La nostra organizzazione sindacale parteciperà alle manifestazioni di lunedì 19 luglio, indette da CGIL, CISL e UIL, a sostegno delle lavoratrici e dei lavoratori a cui l’azienda GKN ha comunicato il licenziamento con una semplice mail.

La nostra partecipazione è di piena solidarietà a queste lavoratrici e lavoratori e anche di lotta e sostegno per un mondo del lavoro sempre più in mano a avidi speculatori privi di qualunque responsabilità sociale e nascosti nell’anonimato di multinazionali e fondi d’investimento.

Nutriamo, come lavoratori, forte preoccupazione per questa “mattanza” che, sul nostro territorio, è continua e progressiva (grandi timori anche per i lavoratori della Conte of Florence). Una deriva che se, al momento, sembra non riguardarci personalmente (ma che già coinvolge familiari di nostri colleghi), rappresenta un baratro verso cui le aberranti “logiche di mercato” stanno spingendo tutto il mondo del lavoro. Nessuno escluso.

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Titanic!

Il transatlantico Titanic, considerato un gioiello tecnologico “inaffondabile”, a seguito di una collisione con un iceberg trovato sulla sua rotta, ci mise poco più di due ore per spezzarsi in due e inabissarsi nei fondali marini. Solo 705 dei 2223 imbarcati si salvarono.
La metafora utilizzata rappresenta il timore che nutrono le Organizzazioni Sindacali della categoria del credito, FABI, FIRST, FISAC, UILCA, UNISIN, a seguito della fusione Intesa Sanpaolo - UBI, che ha contribuito a consolidare la prima quale colosso nel sistema bancario italiano e sta contribuendo secondo le OO.SS stesse anche a cambiare in senso negativo la qualità lavorativa di migliaia di dipendenti, a tratti in maniera irreversibile.
Timore ben giustificato che vede le prime conferme nella decisione aziendale di chiudere altre 500 filiali circa in Italia entro dicembre pv, 30 in Toscana e 4 nella nostra provincia che si vanno a sommare alle 3 già chiuse ad aprile.
Lungi dal voler intervenire nel merito di decisioni organizzative aziendali, i Sindacati sono preoccupati per i criteri con cui sono state scelte le filiali da chiudere e temono le ripercussioni che tali scelte avranno sul territorio sia in termini di garanzia del servizio ai clienti così come lo hanno avuto finora, basti pensare che delle chiusure in provincia, 4 hanno riguardato e riguarderanno solo il Comune di Grosseto, con una concentrazione nella parte ovest della città che resterebbe completamente sguarnita del servizio pubblico essenziale; sia in termini di garanzia occupazionale. I colleghi delle filiali in chiusura, infatti, dovranno essere necessariamente riallocati presso altre strutture, ma dove e come? Verranno interrotti i percorsi di crescita professionale?
I Rappresentanti Sindacali Aziendali Intesa Sanpaolo di Grosseto coadiuvati dai Segretari Generali Provinciali FABI, FIRST, FISAC, UILCA e UNISIN, venerdì 16 pv incontreranno il Sindaco di Grosseto per esporgli i propri timori e preoccupazioni affinché anche la politica faccia la sua parte a tutela dei propri cittadini e del territorio.

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TITANIC. RSA GROSSETO.pdf
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MORIRE DI LAVORO. REGIONALE.pdf
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Giornata Internazionale per l’eliminazione della VIOLENZA contro le donne

La violenza contro le donne è analoga alla pandemia che stiamo vivendo, interessa tutto il mondo, non fa distinzioni di appartenenza sociale, livello di istruzione, razza e religione.
Ogni anno in questa data, da parte delle istituzioni e delle associazioni vengono fatte delle iniziative per tenere alta l’attenzione sul problema, ma purtroppo, come vediamo tutto ciò non é sufficiente.
Il bilancio delle donne che sono state uccise in Italia in questo 2020 non ancora concluso è impressionante.
Sorge normale la domanda ma cosa si può fare? Come difendersi? Unisin queste domande se le pone e da sempre segue la tematica con grande preoccupazione, impegnandosi costantemente nella diffusione della cultura dell’inclusione e contrastando la violenza di genere con iniziative concrete che coinvolgono anche i più giovani, perché siamo convinti che l’unica via percorribile sia quella di agire sul cambiamento della cultura della sopraffazione. [...]

Leggi/scarica il volantino completo!

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Coordinamento PO 25.11.2020.pdf
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STOP alle Campagne Commerciali!

UNISIN chiede che siano immediatamente interrotte le campagne commerciali in essere.

"Nel pieno rispetto delle norme contenute nel DPCM e nelle disposizioni della Regione Toscana, non possono che essere escluse tutte quelle forme di sollecitazione al cliente a venire in filiale che non siano rispondenti a necessità improcrastinabili tali da poter essere inserite nell’autocertificazione che deve accompagnare qualsiasi spostamento dal proprio domicilio. Ricordiamo che autocertificare il falso può dare origine ad una responsabilità penale."

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Comunicato Regionale. Pressioni e Covid.
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Covid-19: Lettera ai prefetti della Toscana

ABI e Banche sono in ritardo sui doverosi standard minimi di sicurezza delle filiali. La situazione espone la salute dei cittadini e dei lavoratori a gravi rischi. La quasi totalità dei colleghi non dispone delle mascherine e le postazioni di lavoro non sono ancora dotate di una protezione in plexiglass, nonostante le reiterate richieste sia delle Organizzazioni Sindacali che degli RLS.  D'altra parte, sia per il pagamento delle pensioni che per l'anticipazione dei trattamenti di integrazione al reddito, si prospetta un inteso lavoro e affollamento delle filiali. 

Da qui la nostra richiesta urgente di intervento ai Prefetti, al fine di garantire condizioni operative dotate di doverosi standard minimi.

La drammatica situazione attuale richiederebbe di realizzare l'impossibile per salvaguardare la vita delle persone, ma non fare nemmeno il possibile chiamerebbe tutti noi a rispondere di gravi responsabilità. [...]

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PREFETTI TOSCANA DEF.pdf
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8 Marzo 2020 / Contro ogni violenza di genere e discriminazione Unisin al fianco delle Donne

Quest’anno avremmo voluto festeggiare con narrazioni differenti, purtroppo le contingenze ci portano ad affrontare ancora tematiche che avremmo voluto considerare definitivamente archiviate ma che purtroppo sono ancora dolorosamente attuali.
La violenza di genere è tutt’ora un’emergenza trasversale che ferisce tutto il tessuto della nostra società civile. Concretamente parliamo di femminicidi, che rappresentano l’apice del problema; ma non solo, le discriminazioni e la violenza si declinano subdolamente anche in forme indirette ma non per questo meno lesive e pericolose: aggressioni verbali, Revenge Porn, Cyberbullismo, Body Shaming.
Abbiamo dovuto creare addirittura dei neologismi per poter elencare e distinguere con precisione tutti i tipi di aggressioni dirette ed indirette di cui le donne sono bersaglio; diciamo bersaglio e non vittime perché noi vittime non lo siamo, ci rifiutiamo di esserlo e ogni giorno ci impegniamo perché questo non accada.
 A volte sembra una lotta impari ma non è così: senza abbassare la guardia, tenacemente, con costanza consolidiamo reti che concretamente forniscono supporto e strumenti per chi si trova in difficoltà. […]

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8 MARZO 2020.pdf
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Rinnovati gli organi Regionali e Provinciali

vedi al link Organizzazione

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RINNOVO.REG.13.02.2020.FIRMA.pdf
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25 Novembre / Giornata Internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne!

Anche quest’anno il Coordinamento Pari Opportunità di Unisin Regione Toscana ha preso parte all’incontro annuale patrocinato dalla Regione Toscana in occasione della Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne.
Questo incontro è un importante momento di riflessione ed approfondimento in quanto abbiamo la possibilità di confrontarci concretamente sulla base dei “Rapporti annuali sulla violenza di genere in Toscana” che vengono elaborati dall’Osservatorio Sociale Regionale.
La Toscana è stata una delle prime delle regioni a dotarsi di leggi per il contrasto della violenza di genere: già dal 2007 abbiamo la legge regionale n. 59/2007, seguita nel 2009 dalla legge 16 denominata “Cittadinanza di genere”, legge che persegue obiettivi specifici per raggiungere una piena parità di genere nella vita sociale, culturale ed economica. [...] scarica/leggi il nostro comunicato!

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Banco BPM, ancora sullo scandalo dei diamanti!

Ricordando l'importante presa di posizione unitaria delle Organizzazioni Sindacali del 21 Marzo e la mobilitazione del 20 Maggio, diamo pubblicazione delle notizie di cronaca apparse sulla stampa.

La forte presa di posizione dei lavoratori ha determinato una prima positiva risposta dalla Banca che tuttavia riteniamo insufficiente: serve arrivare al rimborso integrale!

UNISIN prosegue nella denuncia, in tutte le forme, di questa incresciosa situazione che arreca danno alla clientela, ai lavoratori ed alla Banca stessa.


FIDI Toscana, una ferita aperta!

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FIDI Toscana, la Regione non risponde!
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Banco BPM, scandalo diamanti: i lavoratori dalla parte di clienti!

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I lavoratori a fianco dei clienti!
mobilitazione BPM. COMUNICATO STAMPA.pdf
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09.01.2019 - BANCARI AMORALI? UNISIN non ci sta!

e risponde a "Il Fatto Quotidiano"

Leggi Il Comunicato della Segreteria Regionale.

 

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BANCARI AMORALI?
Il 29 dicembre u.s. “il fatto quotidiano.it” ha pubblicato un articolo a firma Vincenzo Imperatore dal titolo “Banche, la morale non conta più. L’importante è fregare il cliente (e salvare la faccia)”.
BANCARI AMORALI.pdf
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10.05.2018 - Nuova Convenzione UNISIN Regione Toscana per gli iscritti e loro familiari.

STUDIO TECNICO GEOMETRA BRUNO GABRIELE

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LEGGI TUTTE LE INFORMAZIONI RELATIVE ALLA CONVENZIONE
Convenzione Geom. Bruno Gabriele.pdf
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INIZIATIVE PER IL 25 APRILE

 

Il 25 aprile di ogni anno in Italia, nel ricordare la liberazione del Paese dalla dittatura fascista, si ribadisce il valore fondamentale della democrazia e si celebra l’unità di azione che seppero realizzare le donne e gli uomini che si opposero al regime.

 

La Festa della Liberazione è quindi momento della memoria e di monito contro rigurgiti di violenza, odio, xenofobia e razzismo, sempre pronti a uscire dal buio della storia in cui sono stati relegati dalla determinazione e dal sacrificio di persone normali, che trovarono nella coesione la forza e il coraggio di ribellarsi.

 

Sono gli stessi principi di riferimento alla base della nascita e dello sviluppo del movimento sindacale, che nel mondo costituisce baluardo e simbolo attivo di solidarietà, libertà, giustizia e forza, unito contro qualsiasi forma di prevaricazione, discriminazione e sfruttamento.

 

Per questo motivo, in un’epoca in cui crescono le organizzazioni neofasciste e, in Italia, in Europa e nel mondo, tornano parole che contrastano con basilari principi di umanità, in occasione del 25 aprile abbiamo realizzato unitariamente, tutti i settori del credito e delle assicurazioni e delle esattorie, cartoline che raccolgono l’appello nazionale MAI PIU’ FASCISMI e invitano a sottoscrivere l’appello stesso su Change.org.

 


23 aprile 2018 -

Da: Il Cittadino on line del 23.04.2018

 

Bassilichi: i sindacati chiedono un unico tavolo di trattative

 

Preoccupazione per la posizione assunta dall'azienda che preferisce i tavoli disgiunti

 

FIRENZE. A metà della scorsa settimana si è tenuto l’incontro presso Bassilichi Firenze a tavoli disgiunti con Filcams per il commercio, Fisac Cgil e Unisin per il credito (il giorno prima con i metalmeccanici) per affrontare il tema della divisione dell’azienda in 3 parti e la futura apertura di una procedura di licenziamento collettivo volontaria per circa 100 lavoratori.

 

Nella prima società confluirebbero circa 240 addetti in una società denominata Ausilia S.r.l, che sarà attiva nel settore delle back office bancario, capogruppo di Fruendo Srl (ex back office del Monte dei Paschi di Siena). La seconda parte confluirebbe con circa 250 addetti in una Newco (iniziale proprietà Bassilichi al 100%) che sarà attiva nel settore del Contact Center, ambito nel quale viene prestata, ad esempio, assistenza tecnica agli esercenti sui terminali POS. La terza parte rimarrebbe nel perimetro Bassilichi diventando presidio NEXI, a completamento del piano di ristrutturazione.

 

Più volte e persino con richiesta scritta, le tre categorie hanno chiesto di affrontare queste operazioni di suddivisione da parte dell’azienda congiuntamente su un unico tavolo, in quanto i lavoratori che dovranno far parte della Nuova Azienda provengono da i 3 CCNL seguiti appunto da Metalmeccanici, Commercio e Credito.
L’azienda non ha intenzione di unire i tavoli e questa scelta preoccupa molto il sindacato.
Per comprendere le finalità di tale operazione è stato chiesto all’incontro il Piano industriale della nuova azienda, senza un risultato in merito se non delle linee guide di intenzione, dichiarando che questa azione servirà alla Bassilichi per essere più competitiva sul mercato del settore dei Call Center e di Back Office sia per la partecipata Nexi che per i concorrenti di questo mercato.

 

Ormai da anni la Bassilichi, ha modificato il proprio assetto societario ma mai senza fornire un piano industriale strutturato. Dalle linee guide si evincono tutele per i lavoratori interessati circa la cessione nelle nuove aziende per un massimo di 12 mesi per garanzie occupazionali e territoriali, insufficienti a far vivere ai lavoratori con fiducia tale proposta. Per non parlare delle commesse per la Newco del Contact Center garantite per un massimo di 24 mesi!! Le Organizzazioni sindacali hanno richiesto fin da subito l’assunzione di responsabilità non solo a Bassilichi stessa, ma anche alla controllante NEXI (che si candida ad essere il primo Player Nazionale nel settore dei pagamenti digitali). “Con l’acquisizione di giugno 2017, erano state prospettate ampie possibilità di sviluppo mentre oggi si è intrapresa la direzione opposta, ovvero l’allontanamento dal perimetro NEXI di centinaia di lavoratori e di attività del core business.”

 

Filcams ,Fisac e Unisin sono molto preoccupati per il modo in cui vengono date le informazioni mirato ad indebolire il fronte sindacale con i tavoli disgiunti , per le poco chiare indicazioni sul mantenimento del Ccnl di riferimento e per le mancate garanzie per il futuro delle società, caratteristiche di un Piano Industriale mai consegnato.
Per questo, forti del sostegno dei lavoratori, siamo pronti a mettere in campo tutte le azioni necessarie che vadano verso la risoluzione della vertenza con l’ottenimento di garanzie reali e la dichiarazione unanime di tutte le rappresentanze dei lavoratori.

 

COORDINAMENTI NAZIONALI E AZIENDALI FILCAMS CGIL FISAC CGIL UNISIN

 


20.02.2018 FUSIONE CRFirenze - Banca INTESA

"Vogliamo rivolgere un appello affinché Firenze, Pistoia e più in generale la Toscana e l'Umbria possono continuare a rappresentare un punto di interesse importante e di investimento per Banca Intesa San Paolo, e questo sia per la professionalità dei dipendenti di cui il Gruppo dispone in Toscana, sia per la centralità, peculiarità e potenzialità del territorio."

 


05.12.2017 -

Prato cerca l’antidoto alla tempesta «Vicenza»

da: Il Sole24ore - credito e imprese 5.12.17

 

di Silvia Pieraccini

 

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È piovuto sul bagnato, negli ultimi anni, nel glorioso distretto industriale di Prato investito dalla crisi del tessile, dal dilagare dell’illegalità produttiva (nell’abbigliamento) dei cinesi, dalle difficoltà di diversificazione economica e, ciliegina sulla torta, rimasto anche a corto di credito. La crisi e il crack della Popolare di Vicenza – la banca che aveva inglobato la Cassa di risparmio di Prato “mamma” dell’intero distretto e per 180 anni istituto di riferimento come in poche altre realtà d’Italia – è arrivata come un tornado, spazzando via i risparmi di molte famiglie e di molti imprenditori-azionisti che si sono visti azzerare il valore dei titoli e, con i soldi, hanno perso inevitabilmente anche la fiducia e l’attaccamento verso la banca.
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25.11.2017 - Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza contro le Donne.

PRESENTAZIONE NONO RAPPORTO SULLA VIOLENZA DI GENERE IN TOSCANA UN’ANALISI DEI CENTRI ANTIVIOLENZA.

 

 

 

 

 

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Il 23 novembre u.s. è stato presentato a Firenze il “Nono rapporto sulla violenza di genere in Toscana” presso Palazzo Strozzi Sagrati, sala Pegaso. Ancora una volta i dati analizzati ci rappresentano una situazione preoccupante: 101 sono i femminicidi che si sono consumati in Toscana dal 2006 ad oggi, nel 72% dei casi l’assassino è il marito/partner di nazionalità italiana, ci teniamo a fare questa precisazione perché, troppo spesso, notiamo che la violenza sulle donne viene artatamente
strumentalizzata per propagandare razzismo.
Comunicato PO Toscana 27.11.17.pdf
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24.11.2017 - BANCA ETRURIA ADDIO, VIA INSEGNA E LOGO DALLA SEDE STORICA DI CORSO ITALIA.

(da www.arezzonotizie.it)

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Il prossimo 27 novembre il processo di fusione con Ubi sarà ultimato e da quella data non rimarrà più alcuna traccia di quella che fu Banca Etruria.
Banca Etruria addio.pdf
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26.10.2017 - Da "Il Sole24ore/T24" - La Fondazione Caript cede tutto ad Intesa. 

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Fondazione Cassa di Risparmio di Pistoia e Pescia ha ceduto oggi a Intesa Sanpaolo la propria partecipazione residua detenuta in Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia, pari al 16,525% dell'intero capitale sociale.
Caript cede tutto.pdf
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25.10.2017 - Pisa ospita i lavori del convegno "La regolamentazione bancaria tra autorità nazionali ed europee".

 

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(Teleborsa) - La città di Pisa ospiterà, domani 25 Ottobre, il convegno dal titolo "La regolamentazione bancaria tra autorità nazionali ed europee" promosso dalla Fondazione Ugo La Malfa in collaborazione con il Dipartimento di Economia e Management dell'Università di Pisa.
Pisa. Convegno Regolamentazione bancaria
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24.10.2017 - Pistoia: Giovani di Confindustria mettono in mostra l'ingegno. 

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Pistoia, 24 ott. (Labitalia) - Raddoppiato, nella sesta edizione della Mostra dell’Ingegno il numero di opere che saranno esposte a Pistoia, dal 27 ottobre al 4 novembre. L’evento, organizzato dai Giovani Imprenditori di Confindustria Toscana Nord e dall’Associazione Ingegno dei Pistoiesi si realizza grazie alla collaborazione di Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia e Camera di Commercio di Pistoia.
Pistoia. Mostra dell'ingegno.pdf
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14.09.17

(ANSA) - FIRENZE, 14 SET - Intesa Sanpaolo mette a disposizione, nel plafond nazionale di 90 miliardi di euro, 6 miliardi destinati alle imprese della Toscana tramite le due banche del gruppo, Banca Cr Firenze e Cassa di Risparmio di Pistoia e della Lucchesia.

(nella foto Carlo Messina, Consigliere Delegato e Chief Executive Officer di Intesa Sanpaolo dal 29 settembre 2013).

 

 

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Accordo triennale gruppo ISP e Confindustria Piccola Industria
Redazione ANSA Firenze
ISP CONFINDUSTRIA FI.pdf
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06.09.17

Fumata nera con DoBank per futuro Richard Ginori. Rossi: "problema è chi specula su crediti in sofferenza".  

Firenze, 6 set. (askanews) – Si è conclusa ancora con una fumata nera la riunione che si è tenuta oggi pomeriggio a Roma, presso il Mise, sulla vertenza Richard Ginori: DoBank ha ribadito il proprio no all’ipotesi di accordo definita lo scorso maggio per la cessione dello stabilimento da parte dei liquidatori.

 

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Richard Ginori askanews.pdf
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29 giugno 2017 - L'Osservatorio sulla crisi delle aziende di credito in toscana prosegue i suoi lavori e giovedì 29 giugno le Organizzazioni Sindacali Cgil - Cisl - Uil e UNISIN hanno incontrato il Presidente della Regione Toscana Enrico Rossi. Sotto potete consultare il Comunicato Stampa che ne è scaturito.

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Crisi delle banche, Rossi chiede un incontro a Padoan sulla situazione della Toscana.
FIRENZE - Il presidente Rossi scriverà formalmente al ministro dell'economia Pier Carlo Padoan
per attivare un tavolo di confronto con Regione e organizzazioni sindacali sui cambiamenti in atto
nel sistema bancario in Toscana. E' questo uno dei passaggi che sono stati decisi oggi a Firenze in
occasione della riunione del tavolo sulle banche composto da Regione (presenti il presidente Rossi e
l'assessore regionale con delega al credito Stefano Ciuoffo) e rappresentanti delle parti sociali.
Rossi chiede incontro a Padoan.pdf
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19.06.2017 - Ubi, sfuma la sede della macroarea ad  Arezzo

Non sarà ad Arezzo, come sperato e chiesto dal territorio, la sede della macroarea territoriale (Mat) di Ubi banca che gestirà le filiali di ex-Etruria in Toscana.

La regione infatti farà parte della macroarea composta anche da Umbria e Lazio che avrà sede a Roma. E' questa la nuova geografia direzionale contenuta nell'informativa inviata dall'istituto bergamasco ai sindacati, che segna l'apertura del confronto per l'aggiornamento del piano industriale 2019-2020 necessario dopo l'incorporazione delle tre good bank, Nuova Banca Etruria, Marche e Carichieti.

Dal piano aggiornato emerge il numero delle filiali da chiudere entro la fine del 2018: circa 270 sportelli, di cui 40 per Etruria. Le Direzioni territoriali (Dt) passerebbero da 36 a 48.

Resta l'intenzione già annunciata di ridurre il personale di circa 3mila dipendenti, di cui 1.569 nelle ex good bank; tra questi, secondo i calcoli fatti dalla Cgil, il 40% potrebbe essere di Banca Etruria. Previsto il ricorso al fondo di solidarietà per 2.173 risorse, di cui 1.832 già oggetto di accordi sindacali (1.300 per Ubi, 532 per le banche acquisite), e altri 341 descritti come "possibili".

Nel piano sono contemplati anche interventi di razionalizzazione delle attività e processi non strategici per Ubi, con iniziative di deconsolidamento/cessione - in pratica esternalizzazione di attività - che potrebbero impattare entro il 2020 su 1.318 dipendenti.

Allarmati i sindacati. Il segretario generale di Unisin, Emilio Contrasto, esprime «grande preoccupazione» e chiede che «venga sempre rispettato il criterio della volontarietà nelle diverse soluzioni che saranno proposte ai lavoratori» (FONTE: t24 economia di un territorio del 16.6.17 - il Sole24ore - my24).

 

 


05.06.2017 - CONVOCAZIONE TAVOLO DEL CREDITO. La Segreteria dell'Assessore alle attività produttive,

credito, turismo, commercio della Regione Toscana, Stefano Ciuoffo, ha provveduto a convocare, per martedì 13 giugno alle ore 10,00 presso la sede della Presidenza, Piazza Duomo 10 - Sala 1, una nuova riunione relativa al Protocollo di intesa sul sistema credito del 19 luglio u.s.

 

 

 

 


 

30 Maggio 2017

Da T24 – il sole 24 ore del 29 maggio 2017 14:25

 

Banca Mps sperimenta il lavoro agile

 

Banca Mps sperimenta il lavoro agile per andare incontro alle esigenze dei tempi di vita e lavoro. Grazie a strumenti informatici messi a disposizione dalla banca i dipendenti potranno svolgere l'attività lavorativa da remoto.

 

I sindacati Fabi, First-Cisl, Fisac-Cgil, Sinfub, Ugl Credito, Uilca e Unità sindacale Falcri-Silcea annunciano la firma di un accordo per l'avvio di un periodo di sperimentazione a partire dal mese di giugno e fino a dicembre 2017 che però interesserà solo alcune strutture.

 

I dipendenti potranno aderire all'iniziativa su base volontaria, facendo domanda all'ufficio delle risorse umane che dovrà autorizzare il lavoro agile in base al ruolo svolto dal lavoratore.

 

Cinque i punti centrali dell'accordo: il lavoro da remoto dovrà essere svolto dalla residenza o dal domicilio; potrà essere richiesto per un giorno a settimana; gli strumenti informatici saranno forniti dall'azienda accetto la connessione internet; nel caso di più dipendenti ammessi al lavoro agile dovranno organizzarsi su turni; restano invariati orari e stipendi.

 


Il lavoro agile non configura una nuova tipologia contrattuale, bensì una diversa modalità di svolgimento della prestazione lavorativa nell'ambito del rapporto di lavoro subordinato, stabilita mediante accordo tra le parti. La prestazione lavorativa, infatti, viene eseguita, in parte all’interno di locali aziendali e in parte all’esterno, senza una postazione fissa, entro i soli limiti di durata massima dell’orario di lavoro giornaliero e settimanale, derivanti dalla legge e dalla contrattazione collettiva.

 

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LAVORO AGILE - SMART WORKING
IL COMUNICATO DELLA SEGRETERIA NAZIONALE UNISIN
2017_5_11 CIRCOLARE - Il Lavoro Agile -
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12.04.2017 - In occasione della "settimana sulla salute della Donna" in vigore dal 18 al 24 aprile 2017, gli ospedali offriranno visite ed esami gratuiti alle donne in vari campi specialistici (ginecologia, senologia, endocrinologia, etc...). Collegandosi al sito ""www.bollinirosa.it" e inserendo regione e città, vi compariranno le strutture ospedaliere aderenti alle iniziative. Cliccando poi sul nome della struttura, vi apparirà il numero di telefono da chiamare per prenotare visita o esame gratuitamente. Queste sono le cose da condividere, inoltra ai tuoi contatti femminili. Prevenzione prima di tutto.

 

 


29.03.2017 - Toscana, da Regione aiuto a oltre 3mila obbligazionisti azzerati. Coperto il costo per l'accesso alla tutela legale.

Firenze, 28 mar. (askanews) – Con una nota, la Regione Toscana ha reso noto che sono 3.208 gli obbligazionisti subordinati toscani azzerati che hanno usufruito dei 100 euro di ristoro offerti dalla stessa Regione.
Si tratta dei risparmiatori detentori delle obbligazioni subordinate delle 4 banche liquidate: Banca Etruria, CariChieti, Banca Marche e Carife...

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Articolo di Askanews - www.askanews.it
Toscana. Contributo obbl.sti.pdf
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28.03.2017 - Assicurato il gratuito patrocinio alla vittima di stalking a prescindere dal reddito. Vedi in "Materiali di Lavoro".


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TAVOLA ROTONDA: CONTRO OGNI VIOLENZA E DISCRIMINAZIONE
31 MARZO 2017 - UNISIN con e a fianco delle DONNE.
TAVOLA ROTONDA 31.3.2017.pdf
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20.03.2017

Il COORDINAMENTO REGIONALE UNISIN DONNE E PARI OPPORTUNITA' della Toscana ha partecipato

venerdì 3 marzo u.s. a questo interessantissimo convegno sugli orfani speciali, vittime collaterali dei femminicidi.

 

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“SWITCH-OFF”: ORFANI SPECIALI DEI FEMMINICIDI.
ORFANI SPECIALI.pdf
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Intesa Sanpaolo presenta Banca 5 ai tabaccai toscani

 

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Articolo tratto da "Il Sole 24 Ore" del 15.03.17
I 1.700 tabaccai toscani, che già oggi propongono servizi avanzati di Banca Itb, potranno aderire al modello "Banca 5" di Intesa Sanpaolo che prevede l'offerta di servizi bancari nelle tabaccherie. Grazie all'acquisizione, a dicembre scorso, del 100% di Banca Itb (l'istituto online che gestisce la rete dei tabaccai) Intesa Sanpaolo lancia la "banca di prossimità" grazie al modello multicanale di Banca 5.
TABACCAI TOSCANI.pdf
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13.03.2017 - Non si ferma l'impegno del nostro

COORDINAMENTO REGIONALE UNISIN DONNE E PARI OPPORTUNITA'.

 

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GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA - Continuare nell’impegno
Il nostro impegno, di concerto con il Coordinamento Nazionale Unisin Donne e Pari
Opportunità, è quello di far sì che l'attenzione sulle numerose problematiche afferenti
le discriminazioni di qualsiasi natura e sulla violenza di genere, sia tenuta alta ogni
giorno, finché non otterremo risultati concreti.
Coordinamento Donne 13.3.17.pdf
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8 MARZO - GIORNATA INTERNAZIONALE DELLA DONNA
Tutte le iniziative promosse o realizzate da Unisin Donne & Pari Opportunità utilizzeranno lo slogan: “Contro ogni violenza e discriminazione, in rete, Unisin con e a fianco delle Donne”, scelto anche come titolo della tavola rotonda organizzata per il giorno 31 marzo a Roma dalle ore 10.00 alle 17.00 presso la Sala Riunioni Unisin di Viale Liegi n. 48.
2017_3_7-COMUNICATO-8-marzo-2017.pdf
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CONGEDO A FAVORE DELLE DONNE VITTIME DELLA VIOLENZA DI GENERE. FIRMATO L'ACCORDO PER REGOLAMENTARNE LA FRUIZIONE NELLE BANCHE
Nella giornata mondiale della donna, unendoci all'iniziativa della rete delle Consigliere di Parità ed
alla protesta organizzata dalle donne di oltre 40 paesi, come OO.SS. abbiamo voluto fare un passo
non solo simbolico ma anche concreto, per dare un nostro contributo alle donne che subiscono
violenza, favorendo l’applicazione di quanto prevede la legge in tema di congedi.
2017_3_8 ACCORDO NAZIONALE OTTO MARZO SU
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09.02.2017 - E' convocata la Riunione della Segreteria Regionale per il prossimo lunedì 13 alle ore 10 a Firenze, nei locali dell'Associazione FALCRI presso MPS in via de' Pecori.

Sarà presente alla riunione anche il Segretario Nazionale Massimiliano Lanzini che nella giornata di ieri, a Roma presso l'ABI, ha partecipato al negoziato che ha portato alla firma dell'Accordo Nazionale sulle pressioni commerciali.


08.02.2017 - Definito a livello nazionale l'accordo sulle Pressioni Commerciali. Puoi trovare il testo integrale dell'Accordo in www.falcrifirenze.it - Documenti > Nazionali.

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ACCORDO ABI SU PRESSIONI COMMERCIALI
LEGGI IL COMUNICATO STAMPA DEL SEGRETARIO GENERALE UNISIN
20170208-Cs-Unisin-Accordo-con-ABI-su-pr
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08.02.2017 - WELFARE AZIENDALE E CONCILIAZIONE
Il Coordinamento Regionale UNISIN “Donne e Pari Opportunità” ha preso parte all'incontro, tenutosi il 20 gennaio scorso a palazzo Pegaso in Firenze per la presentazione del volume "Welfare aziendale e conciliazione, proposte ed esperienze del mondo cooperativo”, ed. Il Mulino, curato dal Professor Emmanuele Pavolini docente di Sociologia dei processi economici e del lavoro dell'Università degli Studi di Macerata.
Pari Opp e welfare.pdf
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17.01.2017 - INAMMISSIBILITÀ DEL REFERENDUM SULL’ART. 18
Ancora una volta il mondo del lavoro è stato umiliato! La decisione della Corte Costituzionale, che ha dichiarato inammissibile il quesito referendario inerente il ripristino dell’art. 18 ante Jobs Act, ha calpestato la dignità delle Lavoratrici e dei Lavoratori.
2016_1_17 INAMMISSIBILITÀ REFERENDUM ART
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13.01.2017 - MANIFESTAZIONE UNITARIA
Per difendere il lavoro, per tutelare il risparmio - Abbattiamo il muro delle pressioni commerciali. Il 9 febbraio p.v. a Milano, in Piazza Affari, i sindacati del credito, unitariamente, scenderanno in piazza.
2017_1_12 COMUNICATO UNITARIO - Manifest
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10 gennaio 2016 - Comunicato Stampa
“La situazione delle aziende di credito in Toscana è particolarmente complessa e delicata –
lo afferma in una nota il Segretario Regionale del Sindacato bancari UNISIN Roberto Ferrari..."
Comunicato Stampa.Reg1_17.pdf
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Un Natale un po' difficile per i bancari ed anche per molti bancari toscani. Le preoccupazioni sono molte ma le forti tensioni non devono distogliere il Sindacato da un ruolo che oggi è ancora molto più complesso e delicato. L'augurio per il 2017 è, come UNISIN, di essere in grado di contribuire a dare più serenità e certezze alle colleghe ed ai colleghi. Tanti auguri a tutti di Buon Natale e felice anno nuovo.

LA SEGRETERIA  REGIONALE DELLA TOSCANA


15.12.2016 - Mps, Rossi (Presidente Regione Toscana): congelare i beni a chi era nei Cda.

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ROSSI MPS.pdf
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7.12.2016 - Referendum. I risultati del voto in Toscana.

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Referendum 4.12.16 in Toscana.pdf
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28.11.2016 - COMUNICATO STAMPA DEL SEGRETARIO GENERALE UNISIN
FINANCIAL TIMES, “SÌ” ALLA CORRETTA INFORMAZIONE, “NO” AL TERRORISMO MEDIATICO.
2016_11_28 COM STAMPA - FINANCIAL TIMES
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25.11.2016 - Era il 17 dicembre 1999 quando l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite istituiva, con la risoluzione numero 54/134, la Giornata Internazione per l’eliminazione della Violenza contro le Donne scegliendo il 25 novembre come data per ricordare a tutto il mondo e a tutti che bisogna lottare per eliminare uno dei maggiori drammi dell’umanità che limita la libertà e la sicurezza delle donne ledendo i loro stessi diritti umani. E proprio di un diritto umano si tratta.

 

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25 novembre - Giornata Internazionale per l’eliminazione della Violenza contro le Donne
Comunicato della Segreteria Nazionale e del Coordinamento Nazionale UNISIN DONNA
2016_11_25 COMUNICATO - Giornata Interna
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22.11.2016 - Il Coordinamento Regionale UNISIN "Donne e Pari Opportunità" ha partecipato al seminario "Il percorso sulla violenza di genere in Toscana dal 2007 ad oggi" organizzato dalla Commissione Regionale Pari Opportunità della Toscana. Leggi il Comunicato.

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Comunicato Violenza di Genere. Seminario
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10.11.2016 - Si è svolto in data odierna un altro incontro tra le Organizzazioni Sindacali e l'amministrazione regionale, secondo i dettami del Protocollo di intesa sottoscritto fra le parti, per affrontare i problemi delle aziende di credito nella Regione. La delegazione della Regione Toscana era guidata dall'Assessore alle Attività produttive, credito, turismo, commercio dott. Stefano Ciuoffo. Per le Organizzazioni Sindacali erano presenti i dirigenti regionali di First/Cisl, Fisac/Cgil e UNISIN nelle persone dei Segretari Roberto Ferrari, Riccardo Meacci e Giampaolo Caglianone.


04.11.2016 - Le lavoratrici e i lavoratori di Equitalia scenderanno in piazza oggi alle 15, a Firenze, nei pressi della ex Stazione Leopolda, nell'ambito di un'agitazione unitaria decisa a livello nazionale, per manifestare con forza tutta la loro indignazione per l’emanazione del decreto fiscale che mette in discussione il loro posto di lavoro. Saranno presenti esponenti del Coordinamento Nazionale UNISIN Riscossione Tributi e della Segreteria Regionale UNISIN.

 


31.10.2016 - Dalla Stampa...

"C'era una volta il bancario" - Articolo del Corriere imprese fiorentino con alcune dichiarazioni del componente della nostra Segreteria Regionale Riccardo Lombardi.

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C'era una volta il bancario...
Tutti volevano il posto in banca. Sicuro, ben pagato, prestigioso. Negli anni settanta entrare in banca significava davvero "sistemarsi". Oggi i bancari appena assunti guadagnano quanto il cassiere di un supermercato...
Corriere imprese fiorentino 31.10.16.pdf
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25.10.2016

Giovedì 10 nov. p.v. la Segreteria Regionale di UNISIN parteciperà al 2° incontro, convocato dalla Regione Toscana con la Parti Sociali, per affrontare le problematiche delle Aziende di Credito in Toscana.


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Il percorso sulla violenza di genere in Toscana dal 2007 ad oggi.
A dieci anni dalla discussione della L.R. n. 59 del 2007 “Norme contro la violenza di genere”. Commissione Regionale Pari Opportunità Toscana Via Cavour 18 50129 Firenze.
violenzadi genere. Convegno 28.10.16.pdf
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MANIFESTAZIONE E ASSEMBLEA
Il prossimo 25 ottobre a Vicenza, alle ore 11 davanti alla sede della Direzione Generale del Gruppo Banca Popolare di Vicenza, si svolgerà una importante manifestazione di lotta per il futuro occupazionale dei colleghi e delle colleghe del Gruppo vicentino che annovera molte lavoratrici e lavoratori toscani provenienti dalla ex Cariprato. Chi volesse partecipare può contattare la Segreteria Regionale.
2016 10 19 Manifestazione e Assemblea in
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COMUNICATO STAMPA

DELLA SEGRETERIA NAZIONALE UNISIN

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06.10.2016 - I CONTRIBUTI DEI BANCARI SIANO DESTINATI AI PREPENSIONAMENTI E BASTA PRESSIONI COMMERCIALI
“Ciò che i bancari chiedono - chiarisce Contrasto - è di poter utilizzare i propri contributi versati per la NASPi e oggi destinati ad altre categorie per finanziare, almeno in parte, i processi di prepensionamento mediante il Fondo di solidarietà di settore, già interamente autofinanziato”.
2016_10_5 COMUNICATO STAMPA - CONTRIBUTI
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